Dati e algoritmi influenzano le vite di tutti noi in maniera sempre più significativa e sempre più trasparente o meglio, dal nostro punto di vista, inconsapevole!
Il viaggio che iniziamo oggi ha come primo scopo la condivisione di questo crescente impatto in diversi ambiti della società. Averne coscienza è già un primo modo per diminuirne l'impatto e per poterlo influenzare in maniera positiva. Riuscire a misurare e capire un po' di più i meccanismi di questa interazione ci aiuterà a comprendere quanto gli impatti negativi e positivi siano entrambi presenti e distribuiti.
Come ha scritto William Gibson: "il futuro è già qui. Solamente non è equamente distribuito".
Numeri e dati
Fin da piccolo ho avuto la passione dei numeri, la curiosità di giocare con loro e imparare ad usarli in molti aspetti della vita. Non sono un matematico ma mi piace registrare e quindi generare dati nelle mie attività, selezionarli anche dalle crescenti fonti esterne a nostra disposizione e provare ad interrogarli.
Tutto ciò, in un bilancio complessivo, mi ha portato una comprensione migliore del presente e del prossimo futuro e un miglioramento della vita personale e professionale, probabilmente anche di quelli che vivono e lavorano con me. Da buon ingegnere ho studiato matematica e statistica ma ne ho usato e ne uso le parti più semplici cercando di capire almeno il funzionamento di quelle più complesse, gli algoritmi, a cui si tende a cambiare nome ogni pochi anni. Si è cominciato prima del nuovo millennio definendoli "data mining" per proseguire con "big data" per virare su “machine learning” tornando in questi ultimi anni alle origini cioè "artificial intelligence": prima definizione storica di questa disciplina.
Roy Amara, scienziato e futurologo americano, anni fa disse: "tendiamo a sovrastimare gli effetti di una tecnologia nel breve periodo e la sottostimiamo nel lungo periodo". Non potrei essere più d'accordo anche nel caso di dati e algoritmi. In effetti questa distorsione di percezione avviene perché tendiamo a dimenticare quanto una tecnologia, per avere un impatto, debba essere distribuita ed utilizzata all'interno della società.
Società che è un sistema molto complesso nella sua definizione semantica stretta. Questo fa sì che l'evoluzione di una disciplina all’interno della società, nella maggior parte dei casi, non sia lineare, cioè cresce in maniera costante ogni anno, ma esponenziale, aumentando la crescita del suo impatto progressivamente ogni anno in confronto a quello precedente. La scarsa capacità della mente umana di valutare le crescite esponenziali, perché probabilmente capire la linearità è stato sufficiente all’uomo per arrivare fin qui, porta a dimostrare la validità di quella che è stata ormai definita la legge di Roy Amara.
Un fenomeno a due velocità
La fortuna di aver lavorato in questo ambito per molti anni mi ha permesso di toccare con mano come questo fenomeno abbia oggi di fatto due velocità: da una parte quella di chi conosce e utilizza dati e algoritmi, definendo spesso le linee di evoluzione di questi ultimi in maniera attiva, definendone obiettivi e spesso regole di utilizzo. Dall'altra la velocità estremamente più bassa, a volte in retromarcia, dell'altra parte della società. Non credo si possa, assumendo posizioni neo-luddiste, rallentare questo fenomeno né tantomeno regolamentarlo in maniera eccessiva. Credo invece ci si debba impegnare in maniera molto più forte su temi quali cultura e consapevolezza.
Lavorando in aziende dove dati e algoritmi sono una parte importante del prodotto e servizio erogato posso confermare che questo progresso a due velocità è presente anche all'interno delle organizzazioni più evolute. E la mia personale esperienza è che l'informazione, la formazione e la pratica, cioè la più concreta definizione di cultura, siano gli aspetti che portano, almeno nel medio periodo, i successi più importanti e continuativi. Credo questo vada fatto anche all'interno di tutta la società, senza trascurare nessuno strato della popolazione e nessun tipo di organizzazione. Non esiste contributo inutile: sia quello individuale che collettivo, in forma di organizzazione profit e no-profit.
Sono qui, cari compagni di viaggio, per provare a dare il mio contributo a questa causa conscio che questo sarà un mezzo per continuare ad imparare e ad approfondire un mondo, quello dei dati e algoritmi, in frenetica evoluzione.
Il viaggio
Questo viaggio non ha un itinerario definito. Non potrebbe averlo per diversi motivi:
- credo troppo nell'approccio agile e nel potere della serendipità per farci chiudere in una rigida pianificazione
- il territorio in cui ci muoviamo non è statico ma cambia quasi quotidianamente
- i mezzi con cui faremo questo viaggio li dobbiamo scegliere insieme di volta in volta: cercheremo di capire quali sono quelli che ci riescono più efficaci senza timore di passare, se necessario, dal tir alla bicicletta!
Cinque argomenti per capire il territorio che esploriamo
Gli ambiti da approfondire sono moltissimi. Cercherò, con il vostro aiuto, di spiegarli, capirli e approfondirli al meglio e vi prometto in maniera semplice. Spero sarete in molti! Ma mi auguro soprattutto siate "diversi" e motivati.
Proprio per questo avrei deciso di dividere gli argomenti che tratteremo in cinque aree in modo da consentirvi di individuare velocemente gli argomenti più utili. Il mio sforzo sarà di cercare di spiegare ogni argomento in maniera semplice e con dettagli di approfondimento e complessità crescenti. Tutto ciò per consentirci di accrescere la nostra conoscenza non solo verticalmente ma orizzontalmente, provando a invertire il trend culturale degli ultimi decenni: cercando di unire i puntini
Potremo cambiare le aree di esplorazione sulla base dell’esperienza dei primi viaggi ma dobbiamo tracciare i primi punti sulla mappa da cui partire. Eccoli:
🖐️Tecnologia (data-engineering): Architetture e tecnologie utilizzate per gestire e lavorare con dati e algoritmi. Cercheremo di essere semplici ma non banali. Del resto possiamo ignorare il motore del mezzo su cui viaggeremo?
👀 Data Science: Dati open e non, tipologie di algoritmi e modi per rappresentarli. Si certo ma poi parleremo con i data-scientist e cercheremo di capire quanto è sexy il loro lavoro.
👂🏾Organizzazione e cultura dei dati e algoritmi nelle aziende e nella società. Ma esistono le organizzazioni data-driven? sono qualcosa di mitologico o una costruzione del marketing consulenziale moderno? Vedremo tanti punti di vista soprattutto al di fuori del cerchio magico dei data-expert.
👃Investimenti in ambito dati e algoritmi. Quanto e come si sta investendo in giro per il mondo su prodotti, tecnologie e servizi che ruotano attorno a dati e algoritmi. Cercheremo di trovare un modo per capirlo guardando sia a casi puntuali sia alle diverse famiglie di investimenti
👅Etica & regolamentazione & impatto sulla società. Tutto quello di interessante non abbiamo inserito nei punti precedenti... o meglio: cercheremo di assumere una prospettiva esterna al mondo aziendale più tradizionale per capire cosa si sta facendo per usare in maniera più sicura dati e algoritmi per tutti.
Impegno, coerenza e condivisione sono le tre cose che mi sento di garantirvi per tutto il viaggio che faremo insieme. Sto preparando le prime tappe.
Partiremo con una newsletter dandoci 4 regole:
Ti arriverà almeno una volta al mese, ma non più di una volta a settimana
Si dovrà leggere in meno di 120 secondi ma si potrà approfondire in ore attraverso i link del testo
Ogni area tematica avrà un solo argomento per ogni newsletter
Ciascun argomento è sintetizzato in una frase di circa 300 caratteri
La velocità del viaggio e gli altri strumenti che ci serviranno li decideremo, mano a mano, insieme perché sarete voi stessi protagonisti di molte decisioni sull'itinerario. Per ora chiedo solo se siete interessati a fare questo viaggio insieme.
Nel caso iscrivetevi lasciando la vostra mail qui sotto:
Grazie Stefano, sono orgoglioso di aver percorso diversi KM del viaggio assieme a te, e sono curioso di cosa accadrà in questo proseguimento. AO.
Ciao Stefano, bella idea, presentata in modo accattivante. Ho subito prenotato il biglietto per il viaggio.