Ciao,
io sono Stefano Gatti e questo è il quinto numero della newsletter LaCulturaDelDato: dati & algoritmi attraverso i nostri 5 sensi. Le regole che ci siamo dati per questo viaggio le puoi trovare qui.
Prima di vedere i cinque spunti del quinto numero un grande 🙏: questa settimana abbiamo superato i 500 iscritti!
🖐️Tecnologia (data engineering). Dopo la più importante classifica mondiale di diffusione di database della scorsa settimana questa volta ti segnalo il Tiobe Index, l'equivalente per i linguaggi di programmazione. Analizzando i dati di Aprile possiamo “celebrare” la consolidata prima posizione di Python. Infatti il coltellino svizzero dei linguaggi di programmazione, ha saputo abbracciare a partire dall’inizio del millennio la crescente diffusione di dati e algoritmi e oggi unisce alla facilità di apprendimento anche un ineguagliabile ecosistema di librerie proprio nel nostro ambito che lo rendono quasi indispensabile per ogni progetto di datascience che vada integrato con architetture complesse.
👀 Data Science. Questo post di Dataninja, che suggerisce 30 siti (autorevoli) da cui partire per cercare nuovi dati aperti, mi permette di segnalare un ruolo nel team data science, di cui avevo dato una definizione nel mio precedente libro AI-Expert: il data-scouter. Questa figura professionale, ancora poco diffusa, si preoccupa di cercare all’esterno del perimetro dell’organizzazione, dataset che aumentano i dati interni per migliorare progetti di datascience relativamente a prodotti e servizi. Se interpretato con giusto equilibrio tra conoscenza del business, dati e progetti interni il mio bilancio sul campo di queste figure professionali è stato molto positivo. Hai esperienze da condividere?
👂🏾Organizzazione e cultura dei dati e algoritmi nelle organizzazioni. Si fa presto a dire Chief Data Officer! Figura decisamente giovane nel panorama organizzativo aziendale ha definizioni e interpretazioni molto diverse anche in funzione delle aree geografiche e dei settori industriali. L’articolo “cattiva, brutale e breve: la vita del moderno CDO” di Ian Thomas ha un titolo forse eccessivo ma ha una definizione della figura molto convincente e non è così pessimista. Nel libro “La cultura del dato” raccontiamo il ciclo di isteresi del Chief Data Officer per disegnare la sua evoluzione tra passato, presente e futuro: la nostra visione è positiva ma con diversi punti di attenzione per non rischiare solo una “vita da mediano”.
👃Investimenti in ambito dati e algoritmi. La scena degli investimenti questa settimana la prende la start-up italiana Vedrai. Ha chiuso uno tra i più importanti round in Italia per aziende che hanno l’intelligenza artificiale al centro del proprio business con i suoi 40 milioni di euro. Ceo molto giovane, visione chiara: ma tutto dipenderà, come sempre dalla execution. In bocca al lupo! Il paese ha bisogno di storie come queste che facciano sistema e crescano in maniera organica sul territorio.
👅Etica & regolamentazione & impatto sulla società. Mi è capitato nelle scorse settimane di assistere dal vivo a un esuberante talk di Carlo Alberto Carnevale Maffè che evidenzia la forte sinergia tra svolta green e digitale, “gemelli diversi” troppo spesso contrapposti. Nei 23 minuti del talk (non sono pochi ma ne vale pena) Carnevale-Maffè cita spesso l’importanza di dati e AI in questa transizione. Ne sono fortemente convinto e penso che possano dare un contributo fondamentale a vincere la nostra sfida sul clima e avere un grande impatto sulla società. Dobbiamo però fare in modo che i migliori specialisti del nostro settore si occupino sempre più di queste tematiche così vitali per il nostro futuro!
Dopo averti ricordato che il libro “La Cultura del dato” scritto con Alberto Danese è in promozione con i codici che vi avevo lasciato la scorsa settimana fino a Pasqua eccoti un’altra piccola sorpresa. La mappa non è il territorio ma ha una sua utilità. Alcuni di voi mi hanno chiesto, per recuperare edizioni della newsletter passate, il principale link per tematica mentre altri ne hanno chiesto una versione in inglese. Unendo le due richieste ogni quattro uscite vi fornirò una mappa sintetica in inglese. Ecco la prima: ti piace il formato?
Se hai ulteriori suggerimenti e riflessioni sui temi di questo numero o per migliorare questa newsletter scrivimi (st.gatti@gmail.com) o commenta su substack.
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Alla prossima e buona 🐣!