Ciao,
io sono Stefano Gatti e questo è il ventiduesimo numero della newsletter LaCulturaDelDato: dati & algoritmi attraverso i nostri 5 sensi. Le regole che ci siamo dati per questo viaggio le puoi trovare qui.
Ecco i cinque spunti del ventiduesimo numero:
🖐️Tecnologia (data engineering). Data Centric AI in practice: Modulos.ai
Ti avevo parlato nel numero 14 del concetto di data-centric AI e del relativo trend che Andrew Ng ha definito il più importante nell'evoluzione dell’AI nei prossimi 10 anni. In questi giorni ho avuto modo di conoscere, grazie al keynote dell’evento Impact Deal a Torino di cui ero mentor, una piattaforma che ne incomincia a implementare i principi.
La piattaforma si chiama Modulus.ai e il suo fondatore, l’astrofisico Kevin Schawinski più noto per il progetto di classificazione in crowdsourcing delle galassie “Galaxy Zoo”, così la racconta: “Modelli sofisticati addestrati su dati errati non possono dare origine a modelli accurati e affidabili. Ecco perché la maggior parte dello sforzo umano nella costruzione di sistemi di AI dovrebbe concentrarsi sulla qualità dei dati” E’ proprio questo che fa modullos.ai: dopo avere caricato i dati e scelto il modello migliore ti suggerisce una azione sui dati, come per esempio eliminare dei campioni o sanare degli errori evidenti, per migliorare l’obiettivo del tuo modello che sia l’accuratezza o anche la “fairness”. E facendo questo ti porta un passo avanti sull'adeguatezza alla prossima regolamentazione della AI in ambito europeo.
👀 Data Science. Is Data Scientist Still the Sexiest Job of the 21st Century? The future is not what it used to be.
“Panta rei”. “Tutto scorre” diceva Eraclito (o meglio gli è stato attribuito …) e questo sembra in estrema sintesi il messaggio dell’aggiornamento” del popolare articolo uscito 10 anni fa che raccontava quello del datascientist come il mestiere più sexy del ventunesimo secolo. Gli stessi autori, Thomas H. Davenport and DJ Patil, hanno voluto fare il punto della situazione dopo un lasso di tempo che per le dinamiche del mondo tech è quasi un’eternità. Quello che emerge, in estrema sintesi, è che il ruolo è decisamente cambiato: in primis si è differenziato, come abbiamo nel nostro piccolo, evidenziato con Alberto Danese nel terzo capitolo de la cultura del dato, per chi lo ha letto… Ma si è anche “istituzionalizzato e la sua portata è stata ridefinita, la tecnologia su cui si basa ha fatto passi da gigante e l'importanza delle competenze non tecniche, come l'etica e la gestione del cambiamento, è cresciuta. Un decennio dopo, questo lavoro è più richiesto che mai da datori di lavoro e reclutatori”. Le attività che però si immaginava di fare il datascientist nel 2012 non sono esattamente quelle che si sono concretizzate. I tanti insuccessi che si sono avuti nel frattempo, hanno fatto emergere la necessità di nuove competenze e di nuovi ruoli fino a rendere il data scientist molto importante ma non l’unico membro della più allargata comunità dei data expert.
👂🏾Organizzazione e cultura dei dati e algoritmi nelle organizzazioni. Algorithms for decision making
Jurgen Appelo è un esperto di agile management ma non solo. E’ anche un esperto di organizzazioni, soprattutto di quelle innovative che hanno al loro interno una parte importante di sviluppo software, di dati e di algoritmi. Ha scritto libri molto belli (è anche un ottimo illustratore), pratici e di ispirazione quali “Management 3.0” e “ Management for happiness”. Ha creato una community in cui tratta e condivide tematiche relative al design di organizzazioni innovative chiamata “Unfix”, nome che spiega molto dell’obiettivo del progetto. Nel contributo che ti consiglio di leggere parla in maniera molto visual & data-driven dei vari algoritmi di decisione che si possono usare all’interno di gruppi. E lo spiega in maniera molto semplice e graficamente gradevole. Essenziale se vuoi provare a cambiare qualcosa nel group-decision making dei gruppi in cui lavori.
👃Investimenti in ambito dati e algoritmi. AI Trends to watch in 2022 and beyond
CB Insights è una piattaforma di technology market intelligence abbastanza unica nel panorama mondiale per completezza, innovazione e capacità di visualizzare e spiegare molto bene i trend in corso. E’ molto utilizzata da chi fa innovazione e investimenti nel settore della tecnologia. Leggo i suoi report pubblici praticamente da quando fu fondata nel 2008 e ne ho ricavato sempre grande valore. Per questo ti consiglio di dare un’occhiata a questo report che descrive i 7 trend più importanti da seguire nei prossimi anni sull’AI. Sono trend prevalentemente tecnologici ma proprio per questo in ottica investimenti molto importanti. Mi colpisce che tre di questi siano legati alla sicurezza dei dati e della nostra identità. In ordine di importanza: protezione dei nostri mondi (identità) virtuali, lotta contro i deepfake (autenticazione dei dati a cui accediamo), dati sintetici per miglior collaborazione e garanzia di privacy dall’healthcare alla finanza. Ma anche gli altri 4 trend sono da leggere …
👅Etica & regolamentazione & impatto sulla società. 5 Megatrends Fueling the Rise of Data Storytelling
Ti avevo già parlato di Visual Capitalist, un’azienda che sta facendo dello data-storytelling il suo prodotto usando molto bene le tecniche moderne di data-visualization. Questa volta ha realizzato una stupenda e completa infografica proprio sui megatrends che stanno supportando la crescita del data storytelling. Ti consiglio di spendere 5 minuti, uno ciascuno per leggerti i dettagli a supporto dei 5 trend che raccontano. Lo fanno in maniera ovviamente visuale ma usando dati convincenti a spiegare l’evoluzione del fenomeno. Information Overload, declino di trust nei mezzi di comunicazione, la dinamica del “winner takes all”, il cambiamento in atto nell’ uso di testo e multimedialità sono i primi quattro trend che raccontano. Il quinto è quello che ci interessa ancora più da vicino ed è l’ecosistema crescente dei data-creators: e su questo ci stanno lavorando con novità che potrebbero aiutarci ad essere ancora più efficaci!
Se hai ulteriori suggerimenti e riflessioni sui temi di questo numero o per migliorare questa newsletter scrivimi (st.gatti@gmail.com) o commenta su substack.
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Alla prossima!