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Ciao,
sono Stefano Gatti e questo è l’ottantasettesimo numero della newsletter LaCulturaDelDato: dati & algoritmi attraverso i nostri 5 sensi. Le regole che ci siamo dati per questo viaggio le puoi trovare qui.
Ecco i cinque spunti del ottantasettesimo numero:
👀 Data Science. Chatting SEO Futures with Eric Enge: AI's New Frontier
Eric Enge è un nome molto riconosciuto nel mondo della SEO (Search Engine Optimization). Non solo è un esperto della SEO di lunga data, ma è anche co-autore del bestseller "The Art of SEO" fin dalla sua prima edizione del 2009. Le sue intuizioni e competenze in questo dominio e più in generale nel content marketing sono riconosciute globalmente. Recentemente ho avuto il privilegio di intervistarlo in vista della prossima traduzione in italiano della nuova edizione di “The Art of SEO” ed Eric ci offre una prospettiva intrigante sull'impatto dell'Intelligenza Artificiale Generativa nel mondo della SEO.
Di seguito l’intervista tradotta in italiano. Vi lascio anche la versione originale se la preferite
1. Modelli di IA generativi come ChatGPT-4 e SGE (Search Generative Experience) stanno facendo notizia. Come pensi che cambieranno il mondo del SEO? Le aziende dovranno ripensare alla loro strategia?
L'IA generativa sta sicuramente avendo un grande impatto, ma non preoccupatevi, l'apocalisse non è ancora arrivata! Quando è stato rilasciato ChatGPT, molti pensavano che avrebbe sostituito lo sviluppo dei contenuti. Poi hanno scoperto che commetteva troppi errori. In realtà, ci sono molti modi per utilizzare l'IA per farsi aiutare nella creazione di contenuti, a patto che si utilizzino redattori umani esperti per rivedere e modificare quel contenuto. State però molto attenti a come impostate questo processo, perché è facile sbagliare e questo potrebbe danneggiare la vostra azienda. L'IA generativa è anche molto utile in altri settori, come la programmazione e l'ottimizzazione dei database. In effetti, quasi il 30% delle richieste a ChatGPT sono richieste di aiuto per la programmazione.
La SGE potrebbe avere un impatto significativo, soprattutto sulle ricerche informative.
Uso la SGE da poco dopo l'annuncio di Google I/O e spesso fornisce risposte molto approfondite e dettagliate alla domanda di ricerca inserita. In questi casi, di solito non clicco su nessuno dei siti mostrati e non mi accorgo nemmeno di quali siano.
Spero che Google si renda conto che questo è un problema, poiché gli editori fanno affidamento su questo tipo di clic per alimentare le loro attività. Se gli editori smettono di ottenere il traffico di ricerca organico, smetteranno di fornire i contenuti a Google. Onestamente, è una situazione difficile. Tuttavia, credo che Google abbia capito come funzionano queste motivazioni e si adeguerà. Inoltre, ho visto molti casi in cui Google mi chiede se voglio un risultato realizzato con la SGE invece di darmelo e basta.
2. Come pensi che le aziende dovrebbero sfruttare l'IA per migliorare le loro campagne SEO?
Credo che ci siano molti ambiti in cui l'IA può essere utile. Tra gli esempi più interessanti di applicazioni che ho visto per l'IA ci sono:
a. Validare strutture di database. Ad esempio, se avete un database a 6 livelli, potete usare l'intelligenza artificiale per confermare che i vostri elementi di dati di livello inferiore (cioè a livello 6) sono collegati agli elementi di livello 5 giusti e che si trovano nell'albero di livello 1 giusto all'interno del database.
b. Scrivere bozze di contenuti. A questo scopo, mi piace crearne tre in una volta sola, poi le do tutte e tre a un redattore umano che può creare una versione molto migliore che integri i punti migliori di ciascuna delle bozze generate dall'intelligenza artificiale.
c. Creare bozze di brief per i contenuti. Una volta creata la bozza, la si restituisce all'IA e le si fa generare una bozza di contenuto. Pensate a questo come a una versione più dettagliata dello schema, che è stata modificata per diventare istruzioni dirette a chi li dovrà scrivere. Fate in modo che un redattore umano riveda e corregga eventuali errori chiave o omissioni prima di inviarlo.
d. Aggiornare title e meta description. In questo caso, fornite a ChatGPT (o allo strumento di IA generativa che preferite) i primi paragrafi della pagina, la parola chiave principale e chiedetegli di scrivere un nuovo tag title e una meta description.
Si possono svolgere davvero tante operazioni!
3. Come pensi che altre tecnologie come la ricerca vocale e la realtà aumentata influenzeranno il SEO? Come dovrebbero prepararsi le aziende?
La ricerca vocale è un argomento interessante. Ormai sempre più persone convivono e interagiscono quotidianamente con dispositivi mobili, e per loro utilizzare la voce per effettuare le ricerche è spesso più comodo. Quindi dobbiamo chiederci: qual è l'impatto di questo fenomeno sulla SEO? Dopotutto, la voce è solo una forma di input: potrebbe sembrare che la ricerca vocale non abbia alcun impatto sulla SEO. Tuttavia, l'impatto c'è, perché le query vocali tendono a essere diverse. In genere le persone utilizzano un linguaggio più naturale rispetto alle query digitate, più lunghe, e utilizzano espressioni colloquiali, come se parlassero con un’altra persona. Ne consegue il bisogno di utilizzare un linguaggio più naturale sul vostro sito. Di conseguenza le keyword a corrispondenza esatta potrebbero perdere valore. È ovvio che non smetteremo di usare questa tipologia di keyword ma, se prima non aveva senso abusarne, figuriamoci adesso.
La realtà aumentata (AR) è una questione diversa. Le automobili sono già dotate di funzioni come il rilevamento della corsia e l'evitamento delle collisioni. Alcune aziende utilizzano la AR anche per aiutare la progettazione e lo sviluppo dei prodotti. Si usa anche per utilizzare la grafica 3D per modellare gli ambienti del mondo reale. Però, per il momento, non sono sicuro dell'impatto dell'AR sulla SEO nel breve termine. Continuerò a seguirne l'evoluzione nel tempo.
Se sei un esperto del settore o comunque vuoi approfondire la tematica ho ottenuto per te dall’editore dell’edizione Italiana di “The Art of SEO” Flaco Edizioni il prolungamento (fino a fine Novembre) dello sconto del 30% sul prezzo di copertina usando il codice LaCulturaDelDato nel sito dell’editore.
👂🏾Organizzazione e cultura dei dati e algoritmi nelle organizzazioni. Banking on AI: Evident AI's Deep Dive into Adoption Practices
Evident AI è un piccolo team di data scientist, ricercatori e analisti che ha lo scopo di portare trasparenza nell'adozione dell'intelligenza artificiale nelle aziende, creando un benchmark standard globale per misurarne la maturità. Hanno iniziato questo percorso dal settore bancario, "giusto per iniziare dalle cose facili” ;-). Ne avevo parlato nel numero 74 presentandoti il loro Evident AI Index 2023, che include 23 banche nordamericane ed europee, tra cui due italiane: Intesa e Unicredit. Ora, hanno approfondito, sempre in ambito bancario, le pratiche di adozione dell'intelligenza artificiale da varie angolature. Il consiglio di questa settimana è il loro nuovo Evident AI Outcomes Report. Questo rapporto, cito testualmente dal finale, “basato su interviste e conversazioni con i leader dell'AI, esplora i diversi approcci che le banche stanno adottando per mappare, misurare, ideare, definire le priorità e rendere operativa l'AI all'interno delle banche stesse. Mentre le best practice stanno ancora emergendo, l’obiettivo è quello di fornire un quadro comune per consentire alle banche di valutare e confrontare i progressi che stanno facendo... ”. E infatti il report è diviso proprio in 5 parti: MAP, MEASURE, IDEATE, PRIORITISE, OPERATIONALISE. Tutte e cinque le parti sono degne d'essere lette, con la sezione di mappatura e di misura realizzate in modo molto pragmatico e specifico, mentre le altre tre hanno un'impostazione più tradizionale ma contengono spunti interessanti, soprattutto sulla parte dedicata alle metriche di prioritizzazione. Una prioritizzazione che vedo personalmente sempre meno fatta tra iniziative di AI, quanto piuttosto con le altre iniziative (anche non AI-driven) all'interno di una business unit. Questa idea di prioritizzare le iniziative legate all’AI e ai dati in maniera isolata e non integrata nel paniere dei progetti di business la trovo ormai superata, dato che AI e dati permeano sempre più ogni processo e prodotto aziendale. E per finire, ti riporto una citazione, contenuta nel report, di un consulente, Tim Gordon, che collabora con il team di Evident AI e che trovo una bella fotografia del presente: "I leader dell'AI nelle banche stanno ristrutturando il loro aereo mentre lo pilotano, attraverso nebbia e turbolenze. Hanno anche un carico completo di passeggeri e un ispettore dell'Autorità aerea nazionale a bordo che si aspetta che arrivino in tempo".
👅Etica & regolamentazione & impatto sulla società. A Dip Before the Rise: Global Wealth's 2022 Retreat and the Promising Horizon
E’ uscito a fine Agosto il Global Wealth Report 2023 pubblicato, quest’anno, congiuntamente da UBS e Credit Suisse. Questo report contiene dati economici molto rilevanti e offre una prospettiva unica sui trend socio-economici in corso a livello mondiale. Ricordati che tutti i dati si riferiscono ai patrimoni e non alle entrate annuali di ciascun individuo, un dettaglio cruciale dato che, per esempio, l'indice di Gini, misura delle disuguaglianze, varia notevolmente tra diverse aree del mondo a seconda che si consideri il patrimonio o il reddito. I trend emersi quest'anno (2022) sono particolarmente importanti a causa della crisi energetica e del rialzo dell'inflazione, fenomeni che hanno impattato i mercati azionari. Ecco i punti chiave:
Per la prima volta dal 2008, la ricchezza globale, calcolata in dollari, ha registrato una flessione significativa (-2,4%). Questo calo è attribuibile a un generale apprezzamento del dollaro rispetto alle altre valute e al deprezzamento degli asset azionari.
C'è stata una riduzione generalizzata delle disuguaglianze patrimoniali, principalmente dovuta al decremento dei patrimoni delle persone più ricche.
Si prevede un aumento della ricchezza globale del 38% nei prossimi cinque anni, spinto in gran parte dai paesi a medio reddito, che potrebbe portare a una ulteriore riduzione delle disuguaglianze, più significativa e importante di quella dell’ultimo anno
Il report include diversi grafici e analisi dettagliate, ma quello che preferisco e che ti mostro è la piramide mondiale della distribuzione dei patrimoni, che rivela quanta disuguaglianza persista nonostante i progressi compiuti.
Per un'analisi più dettagliata sulla situazione in Italia, puoi consultare le pagine 63-64-65 del report, dove scoprirai che l'indice di Gini del patrimonio italiano non è affatto male, risultando tra i più bassi in Europa, migliore persino di quello dei virtuosi paesi nordici. La situazione cambia se guardiamo all'indice di Gini del reddito, che trovi in questo altro studio.
🖐️Tecnologia (data engineering). Unlocking Secrets from Sound: How AI Predicts Keystrokes via Zoom Calls
L'intelligenza artificiale può prevedere ciò che stiamo digitando sulla tastiera, semplicemente utilizzando il suono di una chiamata Zoom. Questo concetto ha fatto il giro del mondo attraverso i titoli allarmistici di molte testate, anche tech, dopo che il 3 Agosto di quest'anno tre ricercatori universitari inglesi hanno pubblicato su ArXiv il paper “A Practical Deep Learning-Based Acoustic Side Channel Attack on Keyboards”. Ciò che ho trovato raramente menzionato negli articoli nazionali e internazionali che riportavano la notizia, è il fatto che, per raggiungere l'accuratezza del 93% di previsione utilizzando l'audio Zoom e del 95% usando l'audio di uno smartphone nelle vicinanze, il sistema ha dovuto essere addestrato specificamente sul suono della specifica tastiera, usando lo stesso strumento di registrazione e nella stessa posizione. Il modello utilizzato per fare la previsione è CoAtNet, una rete neurale ideata per combinare efficacemente le caratteristiche delle Reti Neurali Convoluzionali (CNN) e dei Transformer (la tipologia di rete su cui è basato ChatGPT) e molto performante su attività di classificazione di immagini e, in questo caso, suoni. Se questa notizia ti ha spaventato ;-) puoi andare direttamente al capitolo 5 del paper, che descrive diverse tecniche di mitigazione di questi rischi quali l'utilizzo di una tastiera touchscreen, l'inserimento di caratteri errati mentre si digitano informazioni sensibili, o ad esempio, l'eliminazione da parte dei sistemi di trasmissioni suoni e video conferenze del suono della pressione dei tasti. Se questa notizia ti ha incuriosito e non sei esperto dell’ambito, sappi che queste tecniche di inferenza di informazioni riservate attraverso “canali laterali” non sono nuove. Una tecnica simile, che non utilizza l'AI, è il Timing Attack, che è appunto una forma di attacco side channel (canale laterale) in cui un attaccante cerca di determinare informazioni sensibili, come una password, misurando il tempo impiegato da un sistema per rispondere a determinate richieste. In un Timing Attack, un attaccante può cercare di indovinare ogni carattere di una password uno alla volta, e usare le variazioni nel tempo di risposta per determinare se il carattere indovinato è corretto o meno. Se il sistema impiega più tempo per rispondere quando il carattere è corretto, l'attaccante può usarlo come indicatore per indovinare il carattere successivo della password, e così via, fino a quando l'intera password viene scoperta. Questi attacchi sfruttano il fatto che l'elaborazione di dati differenti può richiedere quantità di tempo leggermente differenti, e queste piccole differenze nel tempo possono essere misurate e analizzate per estrarre informazioni sensibili. Per ovviare a questi attacchi, il tempo di risposta all’inserimento di una password deve essere fisso e indipendente dall’esito. Se vuoi approfondire queste tematiche, un buon punto di partenza, almeno per me, è stato il corso "Cryptography I" offerto su Coursera da Stanford University, tenuto dal Prof. Dan Boneh, un esperto molto riconosciuto in crittografia e sicurezza informatica.
👃Investimenti in ambito dati e algoritmi. Designing the Future: UX as the Game Changer in AI-Driven Apps
“Con la tecnologia che diventa sempre più una commodity, siamo convinti che una UX attentamente progettata sarà il principale discrimine tra chi avrà successo e chi no nell'era delle applicazioni generative basate sull'intelligenza artificiale”. Questa è l'idea centrale dell’approfondimento odierno nella sezione investimenti della newsletter. È un articolo molto ben strutturato di Emergence, un’azienda di investimenti californiana con focus sul settore tecnologico, che ti avevo già menzionato in passato. L'articolo esplora, attraverso la relazione tra flessibilità e semplicità d'uso, le quattro possibili strategie nell'impiego dell'intelligenza artificiale generativa in prodotti e servizi, soprattutto nell'interazione con gli utenti.
Per ognuno dei quattro casi d'uso, che trovi nella figura sopra, l'articolo esamina le strategie e fornisce esempi concreti che puoi valutare direttamente. La conclusione dell'articolo è un'ottima sintesi dello stato attuale dell'integrazione di questo nuovo flusso di AI nei prodotti e dovrebbe giocare un ruolo chiave nella tua valutazione di investimenti in questo campo (sia in termini di tempo che di risorse economiche): “L'AI generativa è indubbiamente in rapida evoluzione, e lo è anche la sua UX nelle applicazioni SaaS. Ci sono molte domande cruciali ancora senza risposta, inclusa la maniera in cui riusciamo a costruire la UX in modo da massimizzare la fiducia degli utilizzatori, considerando la tendenza dell'IA ad avere allucinazioni.” Pare che anche il CEO di OpenAI, Sam Altman, stia riflettendo seriamente su questo argomento insieme a una figura che con la UI ha rivoluzionato la tecnologia negli ultimi quarant'anni.
In conclusione, parlando di investimenti nell'AI generativa, questo modello proposto da Christoph Janz di P9 mi ha colpito particolarmente, anche se è chiaramente lontano dall’essere definitivo!
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Alla prossima!