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Ciao,
sono Stefano Gatti e questo è il centosettesimo numero della newsletter LaCulturaDelDato: dati & algoritmi attraverso i nostri 5 sensi. Le regole che ci siamo dati per questo viaggio le puoi trovare qui.
Ecco i cinque spunti del centosettesimo numero:
👀 Data Science. Oltre i dati: lezioni di vita da un maestro della visualizzazione
“Penso che tutti noi che abbiamo lavorato in un campo per tanti anni, a un certo punto perdiamo un po' di prospettiva. Tendiamo anche a dimenticare che c'è un intero mondo là fuori. È molto facile presumere che tutto là fuori assomigli a come appare nella nostra testa e che l'unico modo per praticare un mestiere come la visualizzazione sia il [specifico] modo in cui lo pratichiamo. Quello che cerco di spiegare nel libro è che tutti cadiamo preda di quell'impulso, ma allo stesso tempo, quando ci esponiamo ad altre persone nel campo, al loro lavoro, al modo in cui vedono il mondo e al modo in cui usano la visualizzazione dei dati nel mondo, e per il mondo, capiamo che questo è un mestiere molto diverso, un modo molto diverso di fare le cose. E apprezzo davvero questo.” Questa è la sintesi più estrema e più bella di tutto il lavoro di uno dei datavizzer che amo di più, ovvero Alberto Cairo. Puoi trovare una sintesi della sua intervista nel blog della community di datavisualization expert che preferisco e di cui ho segnalato diversi post, ovvero storytellingwithdata, fondata dalla bravissima Cole Nussbaumer Knaflic. Se però hai tempo, ti consiglio assolutamente di ascoltare i 48 minuti completi dell'intervista nel podcast perché copre argomenti che vanno oltre la data-viz e che meritano di essere ascoltati. Il libro citato da Alberto Cairo è il suo ultimo ed è molto particolare perché è realizzato attorno al concetto di community (ogni capitolo è realizzato con un diverso dataviz expert) e su una tematica specifica ma sempre legata allo scopo della dataviz piuttosto che solo alla tecnica. Ne ho letti alcuni capitoli e te lo consiglio vivamente. Per essere coerenti con il messaggio di Alberto Cairo, ecco cinque consigli pratici che mi hanno colpito negli ultimi mesi e che ti consiglio anche per toccare con mano come la dataviz sia un pezzo della narrazione della vita:
- Come racconta il 2023 Bloomberg con dati e visualizzazioni è unico.
- Anche ABC News fa una sintesi del 2023 molto bella sempre con dati e immagini, ma è relativo solo agli Stati Uniti.
- Se vuoi conoscere la storia delle Olimpiadi e avere informazioni sulle prossime a Parigi, questa area creata da Flourish è imperdibile.
- Non puoi dire di conoscere tutti i modi per rappresentare serie storiche (di dati) se non hai visto The TimeViz Browser 2.0.
- Ultimo, ma non meno importante, ti presento, se non lo conosci già, Milos Popovic, un artista che usa dati e mappe in maniera eccellente, soprattutto, ma non solo, per raccontare le guerre civili.
Chiudo questa sezione con un'immagine che ho scattato ad un recente evento in cui Paolo Ciuccarelli, come potevo non citarlo qui, ci ha mostrato quanto la dataviz sia importante per il decision making all’interno delle nostre organizzazioni.
🖐️Tecnologia (data engineering). Tra tecnica e soft skills: decifrare il codice dei colloqui con Fran Soto
Il colloquio di lavoro, sia per una posizione interna all'azienda in cui lavoriamo sia per un'opportunità in un'altra azienda, rappresenta un momento cruciale nella nostra vita lavorativa. È anche l'occasione perfetta per fare il punto sulla propria carriera, soprattutto se non si è alla continua ricerca di nuove opportunità e questi eventi si presentano raramente. Personalmente, l'ho sfruttato spesso sia per riflettere sul mio percorso professionale sia per prepararmi alle sfide future. La preparazione è fondamentale e l'ho capito soprattutto passando dal ruolo di intervistato a quello, soprattutto, di intervistatore. Per noi che operiamo in ambiti tech l'incertezza legata agli aspetti più tecnici dell'intervista accentua l'importanza di essere pronti a tutto. Il suggerimento di cui voglio parlarti oggi è stato realizzato da un software engineer di Amazon, Fran Soto, che ha condiviso una vera e propria "tetralogia" su come si è preparato per un colloquio di trasferimento interno ad Amazon. Nonostante la parola "preparazione" non renda pienamente merito al suo impegno, il lavoro di Fran è suddiviso in quattro parti: una dedicata agli aspetti più comportamentali e le altre tre a quelli tecnici. La sua guida è ricca di consigli pratici e risorse esterne, preziose non solo per chi è in fase di riflessione sulla propria carriera, ma anche per chi conduce i colloqui, non limitatamente al settore risorse umane, soprattutto quando si trattano posizioni tecniche.
👂🏾Organizzazione e cultura dei dati e algoritmi nelle organizzazioni. Dialoghi Digitali e Creatività: L'Impatto dell'AI sul Lavoro
“L'introduzione dell'AI in qualsiasi organizzazione è un processo intrinsecamente sociotecnico. È una strada a doppio senso. Le persone influenzano la tecnologia così come la tecnologia influenza le persone.” Questo è il messaggio chiave di un bellissimo report, il migliore che ho letto finora, su come si sta trasformando e, soprattutto, si trasformerà il modo di lavorare in azienda con l’introduzione su larga scala dell’intelligenza artificiale. Il report, che è l'approfondimento centrale di questa sezione, è stato realizzato all’interno di un progetto di Microsoft “The New Future of Work”. Chiaramente può esistere un certo conflitto di interesse, visti gli investimenti di Microsoft su Copilot365 e OpenAI, ma ti assicuro che la qualità del lavoro e la profondità delle fonti citate è molto alta. Ti consiglio di leggere tutte le 41 pagine del report e di approfondire gli aspetti che ritieni essere più vicino alla tua attività. Ci sono molti punti del report che mi hanno colpito. Te ne cito tre che sto sperimentando e su cui sono molto d’accordo:
La conoscenza digitale passa dai documenti ai dialoghi.
I primi dati mostrano che le disparità nell'adozione segue il tradizionale divario digitale.
L'evidenza indica che la generative AI aiuta di più i meno esperti.
Bada che il secondo e il terzo punto non sono in contraddizione. E aggiungo che si dà largo spazio nello studio a quanto la generative AI aiuti i processi creativi, aspetto ancora poco compreso all’interno delle organizzazioni.
Se l’argomento ti appassiona e vuoi approfondire quanto emerge sul tema da chi lo sta studiando in maniera specifica, ecco ulteriori spunti che ho trovato utili:
- Questo studio di Oliver Wyman inquadra il cambiamento in atto all'interno di una prospettiva storica e lo dimensiona molto bene in termini numerici.
- Una ricerca del MIT, realizzata su più di 800 lavori diversi legati a compiti di ispezione visiva, evidenzia come i tempi della transizione da uomo a intelligenza artificiale siano più lunghi di quanto si pensava.
- Il “solito” approfondimento molto pragmatico di Tomas Pueyo che offre il suo punto di vista sulla trasformazione del mondo del lavoro in corso con qualche interessante considerazione anche sulla AGI (Artificial General Intelligence).
👃Investimenti in ambito dati e algoritmi. L'Italia e l'Innovazione: Una Decade di Dati, Trend e Prospettive
Se desideri una prospettiva storica di 10 anni, un'analisi del presente e alcune proiezioni sul futuro dell'ecosistema innovativo italiano, non puoi perderti il report recentemente pubblicato da Dealroom in collaborazione con P101 Ventures e alcuni protagonisti del panorama economico italiano.
Ci sono tre modi per approcciare la lettura:
1) Consulta l'executive summary a pagina 5, poi esplora le tre pagine successive che illustrano l'evoluzione dell'ecosistema attraverso grafici accattivanti e numerosi dati. Non trascurare la pagina 8: la metodologia utilizzata, i dati e come sono stati impiegati sono cruciali per una comprensione approfondita e un utilizzo ottimale del report.
2) Vai direttamente alla pagina 9, l'indice delle dieci sezioni in cui è diviso il documento, e seleziona quelle di tuo interesse. Oltre alle sezioni prevedibili sui dati economici, troverai temi meno comuni come i rapporti con le Università, l'effetto domino degli investitori, la sostenibilità, la diversità di genere e il sostegno del settore pubblico.
3) Leggi tutte le 78 pagine. Questa è la scelta che ti raccomando, magari approfittando di un lungo viaggio in aereo, come ho fatto io 😊 (Anche se ho anche dormito per le 10 ore di volo da Parigi a Seattle, credimi).
Riassumere o estrarre le informazioni più rilevanti è complesso, dato che le 10 parti del documento sono di per sé una sintesi. È difficile anche mantenere un'ottica puramente positiva sui trend, prevalentemente in crescita, del nostro ecosistema quando, nonostante tutto, ci ritroviamo 13esimi in Europa per investimenti totali e addirittura 21esimi per investimenti pro-capite, pur essendo la quarta economia europea per dimensione del PIL.
Il report e chi lo ha redatto trasmettono un ottimismo maggiore rispetto alla mia riflessione precedente. Credo, tuttavia, che la questione sia più strutturale e culturale, riguardando l'intero sistema paese.
Ad esempio, il fatto che la sola Lombardia abbia rappresentato il 64% degli investimenti nazionali nel quinquennio 2019-2023 dimostra che "il futuro è già qui, ma non è equamente distribuito".
Per concludere con un po’ di ottimismo, ci sono molti indicatori relativi (agli altri paesi europei e agli anni precedenti) decisamente favorevoli: non perderli di vista, studiali e cerca di contribuire all'innovazione del nostro paese!
Ah, dimenticavo: se vuoi confrontare gli aspetti economici del report che ho suggerito con un altro di ottima qualità, basato su dati forniti da un diverso fornitore di informazioni sull'innovazione europea, Pitchbook, ti consiglio di consultare questo report dell'Osservatorio sul Venture Capital in Italia del 2023, con uno sguardo ai precedenti 5 anni. Non troverai differenze numeriche significative, ma otterrai, sotto certi aspetti, prospettive e informazioni complementari.
👅Etica & regolamentazione & impatto sulla società. Futuro dell'IA: Tra Normative Europee e Visioni Americane
Si è parlato tanto, anche all'interno di questa newsletter, dell’AI ACT Europeo, da poco approvato e dell’impatto significativo che avrà sull’evoluzione del settore nei prossimi anni. Tuttavia, decisamente meno attenzione è stata rivolta all' "Executive Order on Safe, Secure, and Trustworthy Artificial Intelligence" emanato dal presidente americano Joe Biden il 20 ottobre 2023. Questo può essere comprensibile, data la natura profondamente diversa dei due documenti dal punto di vista legale. L'AI Act europeo è, infatti, un regolamento che mira a stabilire un quadro normativo specifico per l'intelligenza artificiale, classificando le applicazioni IA in base al loro livello di rischio e imponendo restrizioni rigorose su alcuni usi. Al contrario, l'Ordine Esecutivo americano incentiva maggiormente la collaborazione volontaria e lo sviluppo di standard di sicurezza per l'IA, senza imporre divieti specifici. Mentre l'UE enfatizza la conformità normativa e la protezione dei diritti fondamentali, gli USA si concentrano sulla ricerca, l'innovazione e lo sviluppo dei talenti.
Se desideri però acquisire una prospettiva culturale dei due approcci, ti consiglio di leggere l'ordine esecutivo o, quantomeno, di scorrerlo, soffermandoti sugli aspetti di tuo maggiore interesse. Non intendo esprimere giudizi specifici, in questo contesto, sull’approccio più liberale e, se vogliamo, più ampio presente nel documento americano. Tuttavia, è fondamentale conoscerlo per valutare i possibili scenari futuri nei due continenti.
Due aspetti in particolare mi hanno colpito nella lettura e nella navigazione del sito AI.gov, esplicitamente citato nell'ordine esecutivo di Biden:
l’approccio di delega a cui aggiungerei l’aggettivo volontaristico ad altri dipartimenti e agenzie per la definizione di regole e di standard.
Il pragmatismo con cui, da una parte, vengono citati gli obiettivi di impatto positivo sui cittadini americani e sull’economia, e dall’altra, vengono elencati tutti i casi d’uso dell’AI nei vari dipartimenti americani.
Se hai ulteriori suggerimenti e riflessioni sui temi di questo numero o per migliorare questa newsletter scrivimi (st.gatti@gmail.com) o commenta su substack.
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Alla prossima!
Come sempre, un gran lavoro ricchissimo di spunti e approfondimenti. Grazie