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"...se useremo l’approccio di simulare il comportamento umano, come abbiamo fatto con gli LLM, questa strada sembra la più probabile. Cosa ne pensi?"

Da buon "flaianista" ("fare previsioni è difficile perché riguardano il futuro") e dopo 45 anni in fabbrica credo molto nei robot e nell'AI applicata a loro, ma credo molto meno all'antropizzazione. Le applicazioni di successo, at least so far, hanno seguito la strada della riformulazione del task. Perché la nostra capacità di fare sintesi della conoscenza procedurale basilare (camminare, nuotare, mangiare...) creata in qualche milione di anni di evoluzione resta modesta. Nelle scienze cognitive alla fine il modello del cervello come computer è stato abbandonato a favore della embodied mind. Quando un robot saprà vedere, toccare, annusare una pelle come un conciatore di Santa Croce dell'Arno o di Arzignano...ne riparliamo

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Sono d'accordo ma il tema dell'antropizzazione è qualcosa che proprio a causa dei dati potrebbe essere comunque la via meno lunga ...

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Non so, a me pare che noi siamo tanto "analogici". Pensi a un compito quale la schedulazione dei task produttivi. La digitalizzazione richiede modelli e algoritmi complicatissimi che quasi sempre cadono alle prime critiche inferte loro da un capo reparto esperto. Se, grazie ai dati, si riuscisse a fare algoritmi che si comportano come chi spalma della crema su una fetta di pane, o che simulano un liquido viscoso che riempie dei recipienti...allora forse si; ma andiamo sulle equazioni differenziali alle derivate parziali più toste che ci siano, quelle di Navier-Stokes...

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