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Ciao,
sono Stefano Gatti e questo è il centotrentaduesimo numero della newsletter LaCulturaDelDato: dati & algoritmi attraverso i nostri 5 sensi. Le regole che ci siamo dati per questo viaggio le puoi trovare qui.
Ecco i cinque spunti del centotrentaduesimo numero:
👅Etica & regolamentazione & impatto sulla società. Francesco D'Isa: tra filosofia e AI, un viaggio tra arte e algoritmi
Presentati:
Francesco D'Isa: filosofo e artista digitale. Attraverso il linguaggio visivo e filosofico, esploro tematiche che spaziano dalla spiritualità alla tecnologia. Ho pubblicato romanzi, saggi e graphic novel, ma, nonostante la varietà dei media, la mia ricerca mantiene sempre un fondamento filosofico. Come artista, lavoro prevalentemente con il digitale e, negli ultimi anni, con le AI generative. Il mio ultimo saggio, La rivoluzione algoritmica delle immagini (Sossella), indaga l’impatto delle AI sul nostro rapporto con le immagini. Dirigo la rivista culturale L’Indiscreto (Casa D’Aste Pananti) e insegno all’accademia LABA di Brescia.
Il mio ruolo tra 10 anni sarà ... (continua la frase come fossi GPT-10)
Il mio ruolo tra dieci anni sarà un mistero, ma mi immagino sempre impegnato nella ricerca e nell'esplorazione di nuove forme espressive e conoscitive. Continuerò a portare avanti la mia indagine esistenziale attraverso strumenti tecnologici e linguistici innovativi, impegnandomi anche nella diffusione della cultura e dei suoi strumenti. Mi piacerebbe continuare a trasmettere le mie conoscenze alle nuove generazioni creative, imparando al contempo da loro.
Quale è la sfida più importante che il mondo dei dati e algoritmi ha di fronte a sé oggi?
La sfida più importante è evitare che l’IA rimanga nelle mani di pochi monopoli, senza trasparenza e accessibilità pubblica. Dato l'enorme bacino di dati necessario per il training, credo che le IA dovrebbero restituire dei benefici alla collettività. Per questo sostengo il potenziamento dell'open source e l'uso di IA in locale, laddove possibile. Guardo con sospetto l’idea di dataset protetti dal copyright, che, come testimoniano i recenti accordi di OpenAi con vari grandi editori, sono accessibili solo a pochi oligopoli.
Segnalaci il progetto o la risorsa nel mondo dei dati di cui non potresti fare a meno …
Probabilmente l'Internet Archive. Nonostante le controversie legate al diritto d'autore, è uno dei progetti più importanti per la preservazione della nostra memoria storica, digitale e non. Le attuali norme sulla proprietà intellettuale spesso falliscono nel promuovere il benessere degli autori e la diffusione della cultura, limitandosi a tutelare gli interessi delle grandi aziende. In una società individualista come la nostra, mantenere spazi collettivi è fondamentale per la crescita culturale e scientifica. Progetti come l'Internet Archive sono preziosi e vanno difesi vanno difesi dai recenti attacchi.
PSS (Post Scriptum di Stefano): Mercoledì scorso sono stato all'inaugurazione al MEET Digital Culture Center a Milano di una mostra dedicata a talentuosi artisti, designer e creativi italiani "digitali". Le opere – tra cui alcune di Francesco d'Isa – “invitano a riflettere sul ruolo dell'IA nel processo creativo, affrontando temi come il tempo, la memoria, l'ambiente e gli stati d'animo umani. Dimostrano come la tecnologia possa amplificare la creatività e aprire nuove frontiere espressive.” Francesco ha anche collaborato all’allestimento della mostra, che mi ha colpito particolarmente per l'uso davvero originale dell'intelligenza artificiale generativa. Avete tempo fino al 29 settembre per vederla. Fortemente raccomandata! Di seguito un collage (senza AI, e si nota :-)) di alcuni scatti brutti – perché sono un pessimo fotografo – ma di "cose" che mi hanno particolarmente colpito durante l'evento e della mostra.
👃Investimenti in ambito dati e algoritmi. Investire in Longevità: tra prevenzione e nuove frontiere della salute
Come scrivevo qualche numero fa, circa il 25% degli investimenti globali nel Venture Capital sono destinati all’ambito healthcare. All’interno di questo settore, un'area in forte crescita riguarda i farmaci, gli integratori e gli strumenti legati al tema della longevità, nelle sue due accezioni: vivere più a lungo (lifespan) e vivere meglio (healthspan). Questo trend è in crescita sia a causa dell'invecchiamento generale della popolazione, sia per una maggiore consapevolezza dell'importanza della prevenzione tra una fascia sempre più ampia della società.
L'approfondimento che ti consiglio oggi è della MIT Technology Review, che cerca di fare il punto sulle problematiche nel definire standard, sia a livello di personale medico che di strumenti efficaci, in questa nuova disciplina medica legata alla longevità. In questo ambito è ancora più difficile, costoso e lungo rispetto ad altri ottenere dati solidi sull'efficacia degli strumenti che possiamo impiegare per raggiungere risultati certi. L'area più critica è sicuramente quella degli integratori, dove emergono forti criticità legate alla continuità di assunzione, ai test su organismi biologici non umani e alle quantità, che rendono complesso ottenere punti di riferimento affidabili.
Se vuoi toccare con mano quanto sia complesso il tema relativo alla tecniche di prevenzione e quindi strettamente collegato alla longevità , ti consiglio, per esempio, di leggere questo recente articolo di Peter Attia sullo stato dell'arte delle tecniche non invasive, come gli esami del sangue, per la prevenzione del tumore al colon-retto.
Provando a fare una sintesi sul tema della longevità:
- Dal punto di vista degli investimenti, sono convinto che si tratti di un trend di lungo periodo su cui puntare, ma è importante tenere a mente che è molto difficile, probabilmente più che in altri settori, valutare bene ogni singola iniziativa.
- Dal punto di vista personale, se sei come me un appassionato del tema, ti suggerisco di partire da una logica di prevenzione e dagli aspetti della vita di cui è stata quasi universalmente riconosciuta l'importanza, come il sonno, l'esercizio fisico, gli esami di prevenzione di base e la dieta, più che focalizzarti solo sul singolo integratore o farmaco del momento. Il tutto magari partendo da quelli che considero tra i migliori divulgatori e studiosi a livello mondiale sul tema: Peter Attia e le sue 5 tattiche per la longevità, e Nicola Triglione con i suoi splendidi contenuti settimanali.
🖐️Tecnologia (data engineering). AI e robotica: la rivoluzione che cambierà le nostre vite e le nostre economie?
C’è molto hype sul tema dell'intelligenza artificiale generale, e spesso si guarda a Chat-GPT-5 o alle evoluzioni di Claude 3 o Gemini. Ma forse stiamo puntando nella direzione sbagliata. Sai quanto trovi sterile e comunque inutile perdere troppo tempo sulla definizione di AGI. Se dovessi pensare a qualcosa che potrebbe davvero rivoluzionare il nostro modo di vivere e le nostre economie, penserei più alla robotica e alle evoluzioni che stanno avvenendo in questo ambito proprio grazie all'intelligenza artificiale generativa.
Per questo, ti consiglio di dare un’occhiata, se ti occupi di tecnologia, anche alle aziende che stanno innovando proprio nel campo della robotica.
“Riteniamo che questa non sia solo la pietra miliare della robotica, ma un passo fondamentale sulla strada dell'intelligenza artificiale generale.” Queste sono state le parole, un po’ sopra le righe, di Geordie Rose, co-fondatore e CEO di Sanctuary AI, durante la presentazione, a fine aprile, di Phoenix, la settima generazione del loro robot umanoide. L’innovazione non sta solo nella parte meccanica, ma soprattutto nell’intelligenza artificiale che lo fa apprendere molto velocemente. Personalmente, non sono convinto che i robot umanoidi siano la soluzione migliore per tutti i compiti. Ma ti consiglio comunque di dare un’occhiata a questo progetto, anche direttamente sul loro sito, perché sembra davvero molto promettente.
Se poi vuoi sapere da chi sta investendo soldi, e tanti, proprio all'intersezione tra intelligenza artificiale e robotica, ti consiglio questo approfondimento di Rasmus Rothe. Oltre a fare il punto sulle attuali sfide tecnologiche della robotica, fornisce una panoramica interessante sull’impatto che la robotica sta cominciando ad avere, e che secondo Rothe avrà sempre di più, su tre grandi settori: manifattura, healthcare e logistica.
E soprattutto, per i primi due, queste innovazioni potrebbero rappresentare, per il sistema Italia e direi per l'Europa, una minaccia ma anche una grande opportunità.
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👂🏾Organizzazione e cultura dei dati e algoritmi nelle organizzazioni. Cosa ha imparato Airbnb dal 'Live and Work Anywhere'
Era stato di gran lunga il link più cliccato a metà 2022, quando stavamo lentamente uscendo dall'emergenza Covid e il dibattito su come sarebbe stato l'assetto del lavoro post-pandemia era ancora acceso in tutte le organizzazioni. L'approfondimento che aveva suscitato il vostro interesse era un annuncio audace, forse un po' markettaro, del CEO di Airbnb, Brian Chesky, che aveva dichiarato come l'azienda sarebbe stata per sempre "Live and Work Anywhere". Lo aveva fatto prima su Twitter e poi pubblicando una policy più formale.
A oltre due anni da quel momento, molto è cambiato nel mondo del lavoro, e in modo diverso a seconda delle organizzazioni. È interessante, per esempio, leggere proprio da Airbnb, attraverso le parole del suo CFO, quale sia stata la loro esperienza. Ti anticipo che è stata positiva grazie a un duro lavoro tattico e strategico per coinvolgere i talenti, definendo performance e obiettivi chiari.
Ma non tutti i CEO la pensano (ancora) come Brian Chesky e, qui, puoi trovare molti scettici sul remote working, anche dove (forse) non te lo aspetteresti. Credo che il tema non possa essere ridotto a discussioni teoriche tra CEO; dovrebbe invece essere ricondotto alla cultura aziendale, che va plasmata, e ai trend emergenti che non possono essere ignorati: il numero decrescente di giovani lavoratori (nel mondo occidentale), la crescita dei freelance e il mercato del lavoro sempre più globale.
Credo, inoltre, che questo tema sia molto sentito nella community dei data-expert e che, con la giusta preparazione culturale e i recenti miglioramenti tecnologici, il remote working sia assolutamente possibile, soprattutto se non lo diamo per scontato 🙂!
👀 Data Science. PH-LLM: Il nuovo modello di Google che potrebbe aiutare la nostra salute e il nostro fitness
"Le nostre ricerche introducono un nuovo modello linguistico di grandi dimensioni, pensato per comprendere e ragionare su domande e dati relativi alla salute personale. Per valutare il nostro modello in modo sistematico, abbiamo creato tre set di dati di riferimento che testano la conoscenza del dominio da parte di esperti, l'allineamento con gli esiti riportati dai pazienti e la capacità di produrre raccomandazioni di qualità equivalente a quelle umane."
Se sei un data-expert appassionato di intelligenza artificiale applicata alla salute, non puoi perderti questo approfondimento: due ricercatori del team Healthcare di Google presentano il Personal Health Large Language Model (PH-LLM), una versione di Gemini ottimizzata per la comprensione del testo e il ragionamento su serie temporali numeriche di dati sulla salute personale, con applicazioni nei campi del sonno e del fitness.
L’articolo è una sintesi di due paper altrettanto interessanti: nel primo vengono presentati i risultati dei test sul modello, mentre nel secondo si discute la sua integrazione con dati provenienti direttamente dai wearable (come smartwatch o anelli con sensori), fornendo esempi concreti di informazioni integrate (insights) che questo nuovo LLM può generare. In pratica, questo rende l’esperienza di chi utilizza questi strumenti molto più semplice e utile. Nelle appendici di entrambi i paper trovi esempi affascinanti di cosa questo modello sia già in grado di fare. Sono convinto che si potrà fare ancora di più in futuro, integrando questi tipi di analisi sui dati dei wearable relativi al sonno e all'esercizio fisico con informazioni personali di carattere più medico, come esami del sangue, caratteristiche del DNA e altri dati sul contesto di vita.
Restando in tema di NLP e LLM e del loro impiego pratico per facilitare il lavoro in tempo reale dei professionisti della salute, ti consiglio di seguire la scale-up danese Corti, che sta facendo un ottimo lavoro con casi d’uso davvero interessanti ed ha una solidità scientifica che affonda le sue radici nel passato, ancora prima dei transformers.
📅 Nel Mio Calendario
24 Settembre 2024 sarò presente a Milano come moderatore di una tavola rotonda al CTO Connect di Codemotion dove ci confronteremo (insieme ad altri tech lovers) sulle grandi sfide tech delle aziende contemporanee. E naturalmente, spoiler alert, si parlerà di AI ma non solo … anche di dati 🙂
2 Ottobre 2024: appuntamento con la mia lezione per BoomAI by IAG, il corso di formazione online dedicato a chi vuole prepararsi a investire in Intelligenza Artificiale! Durante la mia lecture, esplorerò le strategie adottate dalle aziende nel nuovo mercato della GenAI, analizzerò le sfide che queste devono affrontare e le tendenze future che influenzeranno ulteriormente i contesti aziendali. 🚀
Se hai ulteriori suggerimenti e riflessioni sui temi di questo numero o per migliorare questa newsletter scrivimi (st.gatti@gmail.com) o commenta su substack.
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Alla prossima!
Credo anch’io che l’utilizzo dei werables e lo studio dei dati che ne derivano con l’AI sia il futuro per per il tema salute e longevità. Che figata avere un coach personale!
Come sempre, ottimo episodio Stefano👏🏻👍🏻