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Ciao,
sono Stefano Gatti e questo è il centotrentatre numero della newsletter LaCulturaDelDato: dati & algoritmi attraverso i nostri 5 sensi. Le regole che ci siamo dati per questo viaggio le puoi trovare qui.
🚀 Questa puntata è sponsorizzata da “Data Masters”
Esplora le Agentic Applications, l'innovativa frontiera nell'automazione intelligente del lavoro. Unendo la forza di modelli linguistici all'avanguardia come Chat-GPT, Llama, Phi-3 e i più avanzati LLMs Open Source, con i recenti progressi nello sviluppo di sistemi RAG, potrai creare sofisticati sistemi decisionali autonomi, dotati di abilità flessibili per agire, interagire e decidere in modo proattivo.
Un'Agentic Application interpreta il contesto aziendale, prevede i bisogni dell'utente e intraprende azioni mirate, realizzando scenari d'uso concreti e tangibili. Questi sistemi innovativi sono in grado di processare vasti volumi di informazioni, esaminare dati complessi e offrire soluzioni su misura, tutto in tempo reale.
Se vuoi essere all'avanguardia nello sviluppo di applicazioni di Intelligenza Artificiale, sviluppare sistemi RAG in locale, avendo un controllo completo sui tuoi dati sensibili puoi acquisire padronanza completa grazie alla Masterclass su LLMs Agentic Application con LangChain. La Masterclass più avanzata in Italia promossa da Data Masters che ti insegnerà a:
Unificare la tua base di conoscenza (documenti aziendali, sito web, excels, e tanto altro)
Orchestrare i large language models
Creare la tua Local GPT
Sviluppare le tue Agentic Applications
Il corso include 7 lezioni in diretta con i docenti, che si tengono dopo le 18, pensate per adattarsi ai tuoi impegni lavorativi ed è in partenza il 10 ottobre. Scopri il programma completo.
Data Masters è una Tech Academy Italiana che offre percorsi di formazione per professionisti ed aziende in Data Science, Machine Learning e Intelligenza Artificiale.
Ed ora i cinque spunti del centotrentatreesimo numero:
🖐️Tecnologia (data engineering). Non prevedere l'imprevedibile: come la storia salta e … l'AI evolve 🙂
Dedicare un quinto della newsletter, come faccio dal numero 100, a guardare indietro a ciò che ci era piaciuto di più quasi tre anni fa è qualcosa che acquista sempre più valore, almeno per il sottoscritto. In un mondo, quello della tecnologia e dei dati, che viaggia a una velocità incredibile, mi fa apprezzare il valore di ciò che è rimasto e di come si sia consolidato nelle nostre vite lavorative (e non) a velocità spaziale 🙂.
Il link più cliccato di due anni e mezzo fa era un articolo sulla visione dei principali trend dell'AI, realizzato da Assaf Araki e Ben Lorica, due tra gli esperti più riconosciuti del settore. Il mio commento su questo link, oggi, nasce da una “quasi citazione” (e poi vi spiego il "quasi"…) di uno dei miei pensatori preferiti, Nassim Taleb: “la storia non striscia, salta”.
I Foundation models, quelli alla base di Chat-GPT per intenderci, sono citati più volte nell'articolo, insieme a tanti altri trend, ma in nessuna parte si menziona quanto sarebbero diventati importanti di lì a poco, non solo per il futuro dell’intelligenza artificiale. Eppure, molti dei trend citati nelle previsioni sono cresciuti e stanno evolvendo in modo molto simile a quanto descritto nell’articolo. Ma gli eventi rari, dagli impatti enormi, come i cigni neri descritti da Taleb, sono difficili da prevedere. Il futuro resta tutto capire … e, se vuoi sapere come provarci, ti consiglio di non perdere questa puntata della magnifica newsletter "Futuri preferibili" di
e , che parlano di passati preferibili e, soprattutto, di coni di futuri, un modo molto intelligente di guardare al futuro piuttosto che cercare di prevederne uno solo 🙂.PS: Se mi hai letto fin qui per capire perché ho messo l’avverbio “quasi” prima della parola citazione, ecco il motivo. Dubbioso se qualcuno, prima di Taleb, avesse detto esplicitamente la frase “la storia non striscia, salta”, ho chiesto alle ultime versioni (a pagamento) di Claude3.ai, Perplexity, ChatGPT-o e Gemini chi per primo avesse detto questa frase. Ho ricevuto rispettivamente le seguenti risposte: Benito Mussolini, Benedetto Croce, Karl Marx e Lenin. Solo il “pensante” ChatGPT-o1-preview ha avuto l’umiltà di dirmi che non era in grado di fornire una risposta. Molto meglio, in questo caso, la “vecchia” ricerca di Google 🙂
👃Investimenti in ambito dati e algoritmi. AI, robotica e copiloti per ogni professione: cosa emerge dal batch Y Combinator
Come ti scrivo (quasi) ogni 6 mesi, ci sono eventi che rappresentano un ottimo modo per capire quali sono i trend più importanti in corso nel mondo della tecnologia e dell’innovazione globale. E lo faccio ogni 6 mesi perché uno di questi eventi, forse il più importante, è il batch semestrale di Y Combinator, l’incubatore di startup più rilevante al mondo, con sede nella Silicon Valley, in California. Se vuoi capire in sintesi come funziona, lo avevo spiegato nel numero 93 (o lo trovi in modo più dettagliato qui sul loro sito).
Quest’anno, con un po’ di anticipo rispetto al solito, visto che i demo days del batch estivo si sono tenuti questa settimana, ho dedicato qualche ora ad analizzare le statistiche della coorte di startup e, in particolare, una parte delle 257 startup partecipanti.
Ecco qualche segnale quantitativo e qualitativo che emerge e che è degno di nota, soprattutto per chi segue il nostro settore:
Prosegue forte il trend delle startup che si classificano nel campo dell’AI. Facendo un confronto rispetto al semestre precedente, si registra un incremento approssimativo del 30%.
Fortissimo il trend delle startup che, soprattutto con l’AI generativa (ma non solo), sviluppano strumenti per facilitare la vita di chi scrive codice. Qui vediamo un aumento del 20% rispetto al già elevato numero del semestre precedente. C’è innovazione per fare di tutto: per facilitare la connessione del tuo Notebook locale al cloud, per fare web-scraping, per scrivere codice in modalità “Perplexity” partendo dalla tua codebase.
Quadruplica, sebbene il numero fosse basso nei batch precedenti, il numero di startup appartenenti al segmento della robotica, a testimonianza di quanto questo settore sia in fermento.
In generale, il settore degli AI assistant è ancora molto forte. Si punta a creare "copiloti" per tutte le professioni. Ecco qualche esempio interessante, anche se non necessariamente saranno i prossimi unicorni 🙂: un copilot per data scientist, per data analyst, per analisti di settori industriali, per uffici acquisti... ma c’è tanto altro!
"Perdere tempo" (o guardare il futuro) analizzando le startup del batch di Y Combinator del settore che ti interessa può essere utile, anche se non ti occupi di investimenti.
Infine, ti segnalo che la frequenza dei batch sta cambiando e diventeranno trimestrali, pur mantenendo invariato il numero complessivo di startup accelerate annualmente. Quindi, mi toccherà disturbarti più spesso sul tema Y Combinator 🙂.
Prima di chiudere, se sei un giovane e ti piacerebbe entrare in uno dei prossimi batch, sappi che Fabrizio Capobianco, un italiano che ha fondato diverse startup di successo in Silicon Valley ed è molto bravo, è tornato in Italia e potrebbe aiutarti con questo programma, che sembra davvero molto figo!
👂🏾Organizzazione e cultura dei dati e algoritmi nelle organizzazioni. Dal codice VBA a Napkin.ai: come migliorare le tue presentazioni con l'AI Generativa
Non possiamo negarlo. Uno degli strumenti di produttività (o di non produttività 🙂) più diffusi nelle nostre organizzazioni è PowerPoint. Per questo, rendere più efficiente il suo utilizzo significa guadagnare in produttività, sia a livello aziendale che personale. Da questo punto di vista, credo che l'AI generativa stia iniziando ad aiutare parecchio e lo farà sempre di più in futuro.
L’approfondimento principale di questa sezione è stato scritto da un amico e frequentatore di questa newsletter:
. In una delle puntate della sua newsletter molto pratica e utile, Massimiliano ci spiega come rendere più efficienti le nostre attività di creazione di presentazioni PowerPoint con ChatGPT e non solo.Un po' nerd ma molto utile è il primo metodo che ci propone: far scrivere codice VBA (e testo) a ChatGPT una volta che abbiamo immagini e argomenti chiari. Ciò che si ottiene, quasi in automatico, è un semilavorato su cui poi finalizzare le parti più importanti e personali della presentazione.
Un risultato simile si può ottenere anche con Copilot 365 per PowerPoint, ma la soluzione proposta da Massimiliano è più “direttiva” nei confronti dell’AI e, pragmaticamente, più utile per mia esperienza.
Nel post, Massimiliano consiglia anche altri strumenti alternativi (e spesso compatibili con PowerPoint). Tra questi, mi sento di spendere parole positive per Beautiful.ai, che uso da più di un anno per progetti e presentazioni personali. Beautiful.ai integra nel flusso di lavoro di generazione delle presentazioni diverse funzionalità che arrivano dall’AI generativa, soprattutto per la generazione di testo ma non solo, e lo fa con discrezione e grande efficacia.
Passando a strumenti dedicati a realizzare singole parti di una presentazione e, in generale, allo storytelling, ti segnalo uno strumento molto giovane e ancora un po’ immaturo, ma che sto usando con una certa regolarità: Napkin.ai. Questo tool trasforma i tuoi contenuti testuali in visualizzazioni efficaci, come diagrammi, grafici e immagini, rendendo la comunicazione delle idee rapida e chiara. Per darti un’idea di quello che riesce a fare (e di ciò che non riesce a fare), lo schema che riporto sotto è uno dei 10 generati automaticamente, dandogli come prompt il testo di questa sezione fino al punto precedente. Se lo provi o lo stai già usando, fammi sapere cosa ne pensi!
👀 Data Science. Architettura dell'Informazione: la logica dietro l'organizzazione dei contenuti
La voce italiana di Wikpedia di Architettura dell’informazione dice: “L'architettura dell'informazione" (IA, acronimo dell'inglese Information Architecture) è l'organizzazione logica e semantica dell'informazione all'interno di qualunque spazio informativo complesso, sia fisico sia digitale. In altre parole, l'architettura dell'informazione riguarda il modo in cui informazioni, documenti, beni e servizi sono organizzati all'interno di spazi complessi per favorire il wayfinding ("orientamento"), la findability (lett. "trovabilità dell'informazione"), l'usabilità e la comprensibilità dell'informazione stessa.”
Quando parliamo di digitale e facciamo riferimento a uno spazio informativo con una mole importante di dati, l’architettura dell’informazione si sovrappone in parte alla data visualization, ma non è affatto la stessa cosa. Riflettevo su questi aspetti mentre lavoravo a un progetto con dati complessi, quando mi sono imbattuto nella versione digitale di “America in Facts 2024: A Data-Driven Report for Congress”, un report che raccoglie i principali dati statistici americani sulle tematiche più rilevanti per il governo della nazione: dall’economia alla criminalità, per intenderci.
Ecco, questo mi sembra un esempio quasi perfetto di architettura dell’informazione fatta bene, perché unisce una rapidità di lettura sia grafica che testuale delle principali informazioni, consentendo in maniera agevole di approfondire le 110 pagine del report più completo. Nel report troviamo ottima data viz, ma non si tratta solo di quello!
A proposito di data visualization fatta bene, e in modo diverso pur partendo dallo stesso report, guarda quanti modi diversi ci sono per rappresentare informazioni provenienti dallo stesso dataset! In questo caso, si tratta dell’età di pensionamento nei paesi OCSE.
👅Etica & regolamentazione & impatto sulla società. AI Safety: 100 Dibattiti nascosti. Alla scoperta dei possibili futuri dell'intelligenza artificiale
Ho letto molte cose sul problema della sicurezza presente e, soprattutto, futura dei sistemi di intelligenza artificiale. Quando parlo di sicurezza, intendo ciò che in inglese si definisce AI Safety, ovvero i rischi che l’evoluzione delle intelligenze artificiali potrebbe rappresentare per il futuro dell'umanità. Non si tratta solo di una possibile estinzione dell’umanità, ma anche della qualità dei suoi futuri possibili.
Come dicevo, ho letto molto sull'argomento, ma nulla mi ha mai convinto pienamente, soprattutto a causa del mio approccio (forse) troppo pratico e tecnico ai problemi. Tuttavia, per l’approfondimento principale che ti propongo oggi è stato diverso. Nicky Case, pensatrice dal profilo eclettico e originale, ha scritto un contributo in quattro parti che parte da un’introduzione dettagliata del problema. Poi, analizza il passato, il presente e il futuro dei sistemi di intelligenza artificiale, fino a definire le classi di problemi legati all'AI Safety. Inoltre, ha promesso che pubblicherà la quarta e ultima parte del suo lavoro, relativa alle possibili soluzioni, ad Halloween 2024. Il percorso è lungo (ci vuole almeno un’ora per parte), ma è reso leggero dalle capacità grafiche di Nicky Case (ci sono anche molti fumetti, per la gioia di chi, come me, ne è appassionato) e dalla sua notevole abilità nel visualizzare problemi complessi.
Come sintetizzato dall’immagine presa dall'ultima parte finora pubblicata, potrai fare un ripasso o approfondire temi di filosofia, economia, teoria dei giochi, machine learning e causal inference. Ma non preoccuparti, anche se non sei ferrato in alcune di queste discipline, Nicky Case non banalizza i concetti, ma li rende accessibili. Alla fine, capirai perché, come scrive all'inizio, "The AI debate is actually 100 debates in a trenchcoat." 🙂. Se ti appassioni all'arte di Nicky Case, c’è altro materiale che puoi esplorare, tutto rigorosamente open source.
Se vuoi approfondire il dibattito sull’AI Safety ma trovi il percorso di Nicky Case troppo lungo o alternativo, ecco alcuni altri spunti degni di nota:
Qui trovi un database con oltre 700 rischi legati all’AI, categorizzati per causa e dominio. Il tutto fatto dal MIT di Boston.
Qui puoi leggere l’ottimo spunto di
nella sua newsletter sulla regolamentazione dell’AI in discussione in California.Infine, il framework proposto in bozza dal NIST sui rischi posti dall’intelligenza artificiale generativa è sintetizzato molto bene da
in questa edizione della sua newsletter “Guerre di Rete”.
E se alla fine ti senti ansioso e triste, ecco un consiglio di lettura che potrebbe invece restituirti ottimismo e buon umore.
, un affezionato lettore e contributore della nostra newsletter, ha scritto un racconto davvero originale su come potrebbe trasformarsi la Pubblica Amministrazione e la vita di chi ci lavora grazie all’uso virtuoso dell’AI. Anche gli altri 14 racconti della raccolta, che è una sua idea, sono degni di lettura!📅 Nel Mio Calendario
2 Ottobre 2024: appuntamento con la mia lezione per BoomAI by IAG, il corso di formazione online dedicato a chi vuole prepararsi a investire in Intelligenza Artificiale! Durante la mia lecture, esplorerò le strategie adottate dalle aziende nel nuovo mercato della GenAI, analizzerò le sfide che queste devono affrontare e le tendenze future che influenzeranno ulteriormente i contesti aziendali. 🚀
Se hai ulteriori suggerimenti e riflessioni sui temi di questo numero o per migliorare questa newsletter scrivimi (st.gatti@gmail.com) o commenta su substack.
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Alla prossima!